Tech Ferrara, una mappa interattiva della città Silvestro Mar... 17 April 2025 Un sistema informativo territoriale, quello di Ferrara, che aspira a essere più di “mera” mappa urbanistica, bensì concettuale (e reale), proiettandola nell’universo smart city. Una dashboard che può concorrere nell’amministrazione della città. Ferrara, una smart city in crescendo Quando si parla di città digitali la mente associa subito un centro urbano alla presenza di: milioni di sensori, che riportano ai servizi più svariati; telecamere “intelligenti”, che possono contribuire a sventare un reato, sempre connesse a una control room; mezzi dalla mobilità alternativa ed elettrica; all’illuminazione pubblica green; ad app che contribuiscono a far apprezzare meglio la vita cittadina; a totem per il turista, collegati alla mobilità urbana. Quindi, nel momento in cui si fa riferimento – invece – al Piano Urbanistico Generale (PUG) di una città, quella stessa mente corre a mappali impolverati, alla sussistenza di una “cartina” dall’utilizzo incerto, anche per la funzione che potrebbe avere, magari in carico a qualche ufficio tecnico. In effetti non si sbaglierebbe manco di tanto. Si consideri che il PUG è redatto dall’Ufficio di Piano, che, come funzioni sarà radicato – probabilmente – al di sotto dell’area “urbanistica, casa, ambiente e patrimonio” (ovviamente la denominazione degli uffici dipenderà dall’organizzazione e/o grandezza dell’Ente). Ma, in questo caso, il Comune di Ferrara è riuscito nel rendere quel “gelido” documento tecnico, smart. Questo grazie alla gestione di molte informazioni desunte da basi dati e da informazioni open esposte. Il PUG diventa così un formidabile strumento di gestione della cosa pubblica, utile allo sviluppo di progettualità in divinire, avendo – quel decisore politico/amministrativo – una carta del centro urbano “viva”, in real time. Il nuovo servizio, interamente digitalizzato, è stato presentato agli inizi di questo mese. Favorirà sicuramente la consultazione dei vari mappali agli appartenenti a Ordini professionali tecnici e – come facilmente percepibile dalla foto – anche al singolo utente. Il portale è provvisto di una guida, scaricabile, in formato .pdf. Un po di contesto… L’ambiente “digitale” ferrarese è sufficientemente dinamico, non solo perché qui si è formata la community etica probabilmente più imponente d’Italia, ma anche perché la Provincia ha provveduto a digitalizzarne la cartografia. Anzi, sfruttando vari layer, su una piattaforma georeferenziata, è possibile arrivare alla suddivisione territoriale dei vari Comuni di competenza, alle varie zone sottoposte a vincoli, all’individuazione di aree boschive, alla rete ciclabile provinciale. Un lavoro, lo rende noto la stessa Provincia, che – per propria natura – sarà “work in progress, perché l’aggiornamento e l’incremento delle informazioni dell’archivio cartografico sarà il frutto della collaborazione con Comuni e Unioni di Comuni, nell’ambito della rispettiva elaborazione e gestione della pianificazione comunale”. Infatti, la documentazione a supporto è realmente copiosa. Ma, alla fine, Ferrara è o non è una smart city, date le premesse iniziali? Beh, si; sicuramente non raggiunge determinati Top Level nazionali (che a loro volta stentano a competere internazionalmente), ma probabilmente solo per l’estensione del territorio, per la densità abitativa, ma i servizi sono working in progress, e nella giusta direzione, anche partecipando a progetti internazionali. Il Comune di Ferrara è partner del progetto Horizon Europe USAGE (Urban Data Space for Green Deal) che ha l’obiettivo generale di fornire soluzioni e meccanismi per rendere disponibili a tutti i cittadini i dati ambientali e climatici, raccolti ed elaborati sulla base dei principi cosiddetti “FAIR” (ovvero reperibili, accessibili, interoperabili e riutilizzabili). USAGE si propone, infatti, di sostenere l’attuazione della Strategia europea per i dati (2020) e le azioni prioritarie del Green New Deal circa le aree urbane. Per la città di Ferrara (una dei 4 centri pilota, con Graz, Saragoza e Leuven), gli obiettivi specifici riguarderanno 3 temi: isole di calore urbano; allagamenti da piogge intense; biodiversità. Anche i premi non mancano, andando a coprire vari campi: “Jean Giono”, perché l’amministrazione ha piantato 15.000 alberi, riqualificato piazza Cortevecchia e altri spazi verdi, promosso biodiversità e aree boschive. “4 future cities”, terzo posto, con il progetto “azione climatica”; “Municipium Award”, per utilizzo app del vendor Maggioli per la gestione di segnalazioni; Menzione nel ICity Rank 2025, quale Comune tra i più altamente digitali. In quest’ultimo caso si riscontra l’aver scalato la classifica di ben sei punti rispetto all’anno precedente. Punti di forza: utilizzo applicazioni per segnalazioni, videosorveglianza, open data, gestione dei rifiuti smart (con tessera) e illuminazione pubblica. Silvestro Marascio