Siamo entrati da poche settimane nel vortice della nuova digitalizzazione degli appalti pubblici e la contrazione del mercato dell’e-procurement ha rilevato una riduzione considerevole.
Digitalizzazione è un concetto importante per lo sviluppo socioeconomico del Paese, ma deve assolutamente essere compliance alla fruibilità di utilizzo delle piattaforme telematiche.
Stiamo assistendo anche a diversi passi indietro di ANAC, regia dell’attività di digitalizzazione, a tratti quasi impreparata sull’impatto negativo causato da sistemi informatici non adeguati e spesso non funzionanti.
La soppressione della piattaforma dello SMARTCIG è stata devastante: la maggior parte degli affidamenti delle stazioni appaltanti italiane si posiziona proprio sul range degli affidamenti diretti fino a € 40.000.
I giri di valzer di Anac sono...

XPRO