Esg Con 6,2 miliardi di investimenti l’anno, le utilities italiane spingono la transizione ecologica Paolo Odinzoff 23 January 2024 Eco-News Energia Sostenibilità Le utilities italiane hanno un ruolo strategico nella transizione ecologica e in quella digitale: è quanto emerge dall’ultimo rapporto “Le utilities italiane per la transizione ecologica e digitale” elaborato anche quest’anno da Fondazione Utilitatis per conto di Utilitalia: la Federazione delle imprese di acqua, ambiente e energia. Secondo lo studio, redatto prendendo a campione 89 aziende, su un totale di 6,2 miliardi di investimenti nel 2022 da parte delle imprese che si dedicano all’erogazione e la gestione dei servizi ai cittadini, un terzo è stato destinato a decarbonizzazione, digitalizzazione ed economia circolare. Mentre il valore aggiunto distribuito ai diversi stakeholder (lavoratori, azionisti, pubblica amministrazione, finanziatori, comunità locali, oltre a quanto viene reinvestito in azienda) ha raggiunto i 12,7 miliardi. Fonti rinnovabili e riciclo dei rifiuti Analizzando i dati nello specifico, rispetto al 2021 si è passati da 4,6 a 6,2 miliardi di investimenti (+35%). Di questi 830 milioni sono stati indirizzati a favorire la decarbonizzazione: dall’energia prodotta da fonti rinnovabili (81%, con un balzo di ben 32 punti percentuali in un anno), alla spesa per quasi 9 mila mezzi a basso impatto ambientale (22% del totale) per la raccolta dei rifiuti e altre attività. Mentre ammontano a 500 milioni (+84%) gli investimenti in economia circolare, destinati principalmente ad aumentare la percentuale di riciclo dei rifiuti differenziati (fino al 92%) e ad incrementare il tasso di recupero dei fanghi di depurazione (arrivato a superare l’88%). Per quanto riguarda invece la digitalizzazione, la spesa è stata di 420 milioni (+41%); con il 39% della rete idrica che oggi risulta distrettualizzata e i contatori intelligenti del gas arrivati al 55% di quelli installati. Cresce del 18% il valore aggiunto distribuito agli stakeholder Il valore aggiunto annuale distribuito agli stakeholder è stato di 12,7 miliardi, con una crescita del 18% rispetto agli 11,7 miliardi del 2021. Ad esso si sommano ulteriori 33,7 miliardi di spesa verso i fornitori, di cui quasi il 65% verso realtà locali. Investimenti pienamente rispondenti alla strategia europea del Green Deal “Anche nel 2022, un anno difficile caratterizzato dalla crisi dei prezzi dell’energia e dall’emergenza siccità il settore delle imprese dei servizi pubblici si è confermato strategico per il nostro Paese. Un comparto la cui rilevanza è data sia dal valore economico generato per tutti gli stakeholder, lavoratori, pubblica amministrazione e azionisti in particolare, sia dalla qualità dei servizi offerti agli utenti, siano essi cittadini, imprese o enti locali, sia, nonostante la congiuntura molto difficile, dalla qualità e dal volume degli investimenti in corso e previsti, pienamente rispondenti alla strategia europea del Green Deal”, ha detto il presidente di Utilitalia, Filippo Brandolini. Paolo Odinzov